La Montagne de Venise è la terza tappa di un itinerario architettonico di Yona Friedman con Jean-Baptiste Decavèle in Italia, dopo il Vigne Museumper l’azienda friulana Livio Felluga e No Man’s Land – terra di tutti – realizzato a Loreto Aprutino.
L’intervento a Venezia si configura come un’azione architettonica realizzata in una delle Tese dell’Arsenale: una struttura di legno di castagno alta più di sette metri, mobile e trasformabile, ormeggiata su un pontile galleggiante.
Dal 22 settembre al 1° ottobre, in concomitanza con il progetto La Montagne de Venise, avrà luogo un workshop con studenti selezionati dall’Università Iuav di Venezia, assieme agli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Venezia, del Conservatorio B. Marcello, dell’Università degli Studi di Udinee agli artisti in residenza alla Fondazione Bevilacqua La Masa.
In questo contesto l’Associazione About è stata coinvolta per produrre la documentazione video della costruzione de La Montagne de Venise ad opera degli studenti partecipanti al workshop e per la produzione di un installazione video.
Il 1° ottobre, per la serata conclusiva, La Montagne de Venise troverà nuova forma all’interno dell’Arsenale. Interventi performativi di arte, musica e teatro accompagneranno l’evento. In seguito la struttura di Friedman inizierà un percorso urbano che la vedrà navigare dal 28 al 30 settembre sostando in vari punti della Laguna: Arsenale, Giardini della Biennale, Punta della Dogana, Bacino di San Marco, Zattere, Giudecca, Fondamenta Nove.
L’itinerario della Montagne de Venise è l’occasione per sviluppare una partecipazione diretta della cittadinanza con le sue principali Istituzioni culturali e di formazione per una diversa esperienza e fruizione della città. Il linguaggio prediletto di Friedman è quello della fiaba che attinge all’immaginario popolare e che fa da collante alle varie iniziative italiane fin qui realizzate.
Venezia con la sua tradizione teatrale, giocosa e carnevalesca si inserisce nel progetto con grande sintonia. “Perche non costruire una montagna a Venezia?”: la proposta lanciata da Yona Friedman unisce l’ironia alla consapevolezza che solo un’azione architettonica partecipata può attivare nuove dinamiche urbane. Costruire una montagna significa cambiare il paesaggio, modificare la visione che si ha di un luogo, permette un nuovo punto di vista su quanto ci circonda.
Il progetto, patrocinato dal Comune di Venezia, è a cura di Chiara Bertola e Giuliano Sergio.
Realizzato in collaborazione con Fondazione Querini Stampalia e Università Iuav di Venezia e Accademia di Belle Arti di Venezia è promosso e coordinato da Zerynthia Associazione per l’Arte Contemporanea.
i video sono visionabili su richiesta inoltrata a info@about-about.org presso la sede dell’Associazione.